Avocado: frutto esotico dai mille benefici o moda alimentare nociva per l’ambiente?
Su internet esistono decine di articoli che decantano le virtù di questo cremoso frutto che ha conquistato prima il podio degli alimenti super sani e poi un posto fisso nella lista della spesa come riportato dal paniere dell’Istat.
E allora quali sarebbero i motivi per non mangiarlo?
Per rispondere a questa domanda, bisogna prima capire se l’avocado è davvero così imprescindibile per un’alimentazione sana e sostenibile e se la sua coltivazione intensiva è compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali.
▷ Quali sono le caratteristiche nutrizionali dell’avocado?
Toast con uovo e avocado, insalata con avocado, pasta con avocado: le prime pagine di google sono diventate un libro di ricette a base di questo frutto tropicale che non può assolutamente mancare nella lista della spesa. Ripassando le decine di articoli dedicati a tessere le lodi di questo frutto esotico, diversi fanno riferimento alle sue proprietà “soprannaturali”.
E quali sono queste proprietà?
- è molto ricco di grassi;
- possiede importanti quantità di potassio, calcio, fosforo e ferro;
- contiene abbondanti quantità di vitamina E e di vitamina C .

Riguardo all’elevata percentuale di grassi è importante sottolineare che ogni volta che portiamo l’avocado in tavola bisogna eliminare o ridurre drasticamente il consumo di olio extravergine di oliva perchè – essendo entrambi grassi – la loro combinazione produce un’alterazione dell’equilibrio tra i vari macronutrienti energetici di cui il nostro organismo ha bisogno.
In merito agli altri nutrienti “difficili da trovare in natura” di cui abbonda l’avocado, passando in rassegna i principali, è facile notare come i medesimi nutrienti sono contenuti anche negli alimenti tipici della dieta mediterranea:
Nutrienti mg/100 gr | Avocado | Alimenti mediterranei |
---|---|---|
Potassio | 450 | Fagioli 1445 Fichi secchi 1010 Zucchine 1003 Patate 570 Rucola 468 Nocciole secche 466 |
Calcio | 13 | Nocciole secche 150 Spinaci cotti 80 Spinaci crudi 60 |
Fosforo | 44 | Ceci 415 Noci 380 |
Ferro | 0,6 | Lenticchie 8 Olive da tavola 3,5 Mandorle secche 3 |
Vitamina C | 18 | Peperoni crudi 151 Arance tarocco 55 Mandarini 42 |
Vitamina A | 14 | Carote crude 1148 Rucola 742 Pomodori freschi 610 |
Vitamina E | 6,4 | Mandorle secche 26 Olio d’oliva 18,50 Nocciole secche 15 |
Acidi grassi monoinsaturi % Acidi grassi polinsaturi % | 83,36 6,59 | Olio di oliva extra 77,27 Nocciole secche 75,85 Noci 72,81 Pasta di semola 64 Olio di oliva extra 7,97 |
Proteine g/100 gr | 4,4 | Pinoli 31 Fave 25 Lenticchie 22,7 Mandorle secche 22 |
Fibra g/100 gr | 3,3 | Crusca di frumento 42,4 Fagioli 17,5 Fichi secchi 13 |
Niacina mg/100 gr | 1,1 | Riso integrale 4,7 Pasta di semola 2,5 Ceci 2,5 |
Cosa ci dimostra questa tabella? Il primo dato che balza all’occhio è che il profilo nutrizionale di questa frutta eccezionale è molto simile a quello della nostra più ordinaria frutta secca. Dalla comparazione delle quantità contenute per singolo elemento, si evince come frutta, verdura, legumi e cereali locali possiedano gli stessi nutrienti in misura pari ad almeno il doppio o triplo rispetto a quelli posseduti dall’avocado.
Dati concreti alla mano, bisognerebbe chiedersi: perchè mangiare frutta kilometrica, quando a portata di mano abbiamo alimenti tipici della dieta mediterranea molto più economici e con un profilo nutrizionale molto più elevato?
▷ Perchè sarebbe meglio evitare il consumo di avocado?
Sono almeno tre i motivi per cui sarebbe meglio escludere questa frutta esotica dalla lista della spesa:
- I suoi valori nutrizionali non sono nè straordinari nè insostituibili;
- La sua produzione intensiva ha un elevato costo ambientale:
- L’ aumento della domanda incentiva la monocoltura e la scomparsa dell’agricoltura locale e familiare su piccola scala.
❶ Profilo nutrizionale
Nella tabella nutrizionale comparativa, abbiamo visto come i valori nutrizionali dell’avocado non siano in nessun caso superiori a quelli degli alimenti che la dieta mediterranea ci regala durante le quattro stagioni. E questo sarebbe il primo motivo valido per non preferire questa frutta esotica a quella locale.

❷ Costo ambientale
Il secondo motivo di peso per non comprare avocado è il suo elevato costo ambientale: nei principali paesi produttori, questa monocoltura ha già provocato fenomeni di deforestazione e conversione di intere aree alla coltivazione intensiva. Il “frutto della vita” come lo definisce l’Organizzazione Mondiale dell’Avocado (WAO), impegnata a promuovere (ancora di più) il suo consumo, sta mandando in fumo migliaia di ettari di bosco allo scopo di modificare l’uso del suolo.
Secondo una recente denuncia del Word Economic Forum, in Messico centinaia di ettari di foreste sono state incendiati per accelerare la conversione dei terreni all’agricoltura, precisamente alle piantagioni di avocado. Questo è il prezzo nascosto, ed elevato al tempo stesso, che sta pagando lo stato di Michoacán per conquistare il primo posto fra i produttori mondiali dell’oro verde.

I dati del del Water footprint network rivelano, inoltre, che per produrre un chilo di avocado servono circa duemila litri d’acqua. Quattro volte in più rispetto alla quantità necessaria per un chilo di arance.
❸ Impatto sociale
Le nostre abitudini alimentari non sono neutrali ed hanno conseguenze a livello sociale ed ambientale. In Messico molte comunità sono state costrette ad abbandonare le coltivazioni di sussitenza per lasciare spazio alle piantagioni di avocado destinato all’esportazione, con tutto ciò che ne deriva in termini di sicurezza e sovranità alimentare.
In Cile migliaia di persone sono rimaste senz’acqua proprio a causa di questo tipo di piantagioni, come ci dimostra questo reportage: L ’avocado che lascia senz’acqua migliaia di cileni. Mentre per noi questa frutta esotica è un alimento di tendenza, facilmente sostituibile, per milioni di persone l’acqua non è una moda, ma una risorsa vitale.
Prima di comprare un “super alimento” bisogna iniziare a chiedersi da dove viene il cibo che mangiamo, come è stato prodotto e quali conseguenze comporta a livello umano ed ambientale.

L’avocado non è fondamentale per la nostra dieta, mentre sì lo è l’enorme quantità d’acqua che viene sottratta alle popolazioni locali per irrigare le piantagioni.
Gli allevamenti intensivi non sono l’unico problema ecologico. Seguire una dieta vegeteriana o vegana, che non metta in discussione le monocolture intensive di vegetali, non può essere la soluzione alle devastazioni ambientali e sociali che il sistema alimentare industriale sta causando.
【I maggiori produttori di avocado sono Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Cile, Colombia e Indonesia. Ma da qualche anno la sua produzione si sta facendo spazio anche in Europa: in Spagna viene coltivato nelle province di Malaga e Granada, mentre in Italia sono Calabria e Sicilia le regioni che hanno iniziato ad esplorare la via dell’oro verde. La “crisi degli agrumi” avrebbe spinto l’agricoltura locale verso colture tropicali più redditizie; a questo proposito, la domanda sorge spontanea: perchè l’Italia importa da Sudafrica e Argentina agrumi che produce sul suo terriorio? 】