Perché scegliere il cibo locale? Due storie di successo

Quali sono i vantaggi del cibo locale e perché dovremmo preferirlo al cibo che ha percorso migliaia di km prima di arrivare sulle nostre tavole? Due esperienze di successo ci dimostrano come gli alimenti di prossimità possano fare la differenza in tema di salute, agricoltura locale e sostenibilità ambientale.

Fra le iniziative nate per incentivare il consumo dei prodotti a km 0, sono sempre di più quelle che decidono di partire dalle mense scolastiche per promuovere una cultura del cibo legata alla stagionalità e alla produzione locale. Una mensa in sintonia con il territorio che educa fin dall’infanzia a mangiare bene e trasmette il valore del cibo in tutte le sue dimensioni.

Una mensa scolastica migliore non solo è auspicabile, ma è addirittura possibile come ci dimostrano queste due iniziative che hanno messo al centro la salute dei bambini, l’economia locale e la sostenibilità ambientale.

Cibo, qualità e territorio: la combinazione vincente dell’azienda Qualità e Servizi

Qualità e Servizi è un’azienda pubblica con sede a Calenzano, in provincia di Firenze, che prepara e distribuisce circa 9.000 pasti al giorno in circa 70 scuole nei comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Calenzano, Carmignano e Barberino del Mugello. Le parole d’ordine dell’azienda sono: qualità del cibo, qualità della filiera e qualità della cucina, mentre i principi a cui si ispira sono quelli di Slow Food “buono, pulito e giusto”.

Cosa fa di un buon piatto, un piatto di primissima qualità? È in primo luogo ciò di cui è composto, le materie prime con cui è stato preparato. Per questo Qualità e Servizi dedica la massima cura nel selezionarle. E non le cerca in luoghi lontani, ma piuttosto sul territorio dove produce e distribuisce i piatti”.

Visita e degustazione del menù presso la sede dell’azienda Qualità e Servizi

Nel centro cottura circa il 70% degli ingredienti utilizzati è di origine locale mentre circa l’80% proviene dalla filiera corta, per un totale di circa 4 tonnellate di generi alimentari necessari a preparare oltre 7.000 pasti al giorno.

Grazie alla volontà politica delle amministrazioni locali e alla visione strategica dell’azienda, Qualità e Servizi ha scelto un modus operandi basato sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del territorio, prestando particolare attenzione alla giusta remunerazione delle persone che lavorano in agricoltura.

Quali sono gli ingredienti del successo di un’azienda con un fatturato da 9 milioni di euro all’anno?

Un rametto di attenzione all’ambiente e alle risorse naturali, un cucchiao di cultura gastronomica locale, un pizzico di educazione alimentare, amore per il territorio quanto basta e tanta buona volontà per amalgamare il tutto.

Cosa colpisce di più di Qualità e Servizi? La cucina dove vengono preparati i pasti: non una cucina dove si scaldano cibi precotti, ma un ambiente familiare dove si pelano carote, si sbucciano patate e si schiacciano 15.000 uova per preparare la frittata.

Cucina di Qualità e Servizi
Cucina di Qualità e Servizi

Adriatico a scuola: a mensa solo pesce fresco, locale e di stagione

La seconda iniziativa è una campagna educativa alimentare, chiamata l’ Adriatico a scuola, promossa dalla Regione Abruzzo e curata dalla Biologa Nutrizionista Barbara Zambuchini, in collaborazione con altre istituzioni e l’O. P. Abruzzo Pesca.

Adriatico a scuola O.P. Abruzzo Pesca
Rappresentanti dell’ O.P. Abruzzo Pesca

Il progetto che ha introdotto il pesce fresco dell’Adriatico nelle mense scolastiche di alcuni comuni abruzzesi si è posta come obiettivo quello di far conoscere il pescato fresco locale, e quindi i diversi tipi di pesce del Mar Adriatico, per creare consapevolezza sull’importanza di mangiare solo specie locali e di stagione, in modo da permettere alle altre specie di crescere secondo i loro ritmi naturali.

Conoscere i pesci nostrani è fondamentale per almeno tre motivi: permette di scegliere pesce locale che fa bene alla salute; riduce l’impatto ambientale perché dimunisce la richiesta di importazione di pesci che viaggiano per migliaia di kilometri; garantisce un riconoscimento economico e sociale ai pescherecci locali che – tra mille difficoltà- continuano a dedicare tempo ed energia a mantenere viva la tradizione peschiera locale.

Cosa ci insegna un progetto come quello dell’ Adriatico a scuola?

  • che l’educazione alimentare è fondamentale fin dai primissmi anni di età per imparare a riconoscere alimenti di qualità;
  • che cambiare abitudini alimentari non è facile, ma sicuramente possibile grazie a campagne di educazione e sensibilizzazione;
  • che spendere soldi per comprare prodotti locali non deve essere visto come un costo, ma come un investimento a vantaggio dell’intera comunità.
Adriatico a scuola: celendario del pesce fresco di stagione
Adriatico a scuola: celendario del pesce fresco di stagione

“Oltre alla somministrazione del pesce fresco locale nelle mense il progetto si sviluppa anche a scuola con un percorso di sensibilizzazione” Barbara Zambuchini, biologa nutrizionista e responsabile del progetto.

La mensa come luogo per costruire comunità

L’azienda Qualità e Servizi e il progetto Adriatico a scuola sono la dimostrazione che la mensa svolge un ruolo economico e sociale di primo piano per dare valore al territorio e per rilanciare l’economia locale partendo dall’agricoltura e dalla pesca.

Perché parlare di cibo a scuola?

Il cibo è il perno attorno a cui ruotano la salute, l’agricoltura, la gestione del territorio, l’economia locale, le tradizioni gastronomiche, la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale.

Quando si parla di cibo le tre parole d’ordine devono essere: informazione, comunicazione e azione.

  • informare sul valore del cibo e tutte le sue ricadute: sociali, economiche e ambientali;
  • comunicare l’importanza di creare una catena agroalimentare locale come un vantaggio per il territorio;
  • passare all’azione, creando alleanze tra scuole, residenze per anziani, comuni e produzioni gastronomiche locali capaci di generare benefici economici e sociali per l’intera comunità.

Una mensa scolastica che privilegia l’utilizzo di materie prime locali e di stagione, la filiera corta, gli allevamenti estensivi e la pesca sostenibile ci permette di affrontare fin dai banchi di scuola temi cruciali quali la sostenibilità ambientale, la biodiversità e la cultua alimentare.

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